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♫ Tied to the 90s: il mio cane si ricorda ancora con terrore di quel video. E del suo padrone euforico che si ostinava a far ballare uno schnauzer.
♫ Il giorno in cui prendemmo il treno: “You and I should ride the cost and wind up in our favourite coats”, pura letteratura in 3’06”, niente di più potente è stato scritto negli anni ’90. Noi il treno lo prendemmo davvero.
♫ Nitrato animale: e io che ne sapevo che si parlava di ossa rotte e animali da letto? Comunque Brett, che gran classe.
♫ Christine: mi sbucò da una videocassetta, quelle che lasciavo andare a velocità dimezzata la notte per catturare i video e poi passarli sui nastri da 90. Il Boulevard des Clips su M6 era una miniera.
♫ Way behind you: il pop non si spiega. Sboccia cosí, e cosí va consumato.
♫ Burn baby burn: la bomba. Un giorno la passeremo ad una festa, correremo tutti per la casa, rovesceremo ogni cosa e saremo felici.
♫ Waking up: sí, è un mezzo plagio degli Stranglers. Considerando che altri loro pezzi erano plagi completi dei Wire, questa gliela passiamo.
♫ Ragazze che sono ragazzi, a cui piacciono ragazzi, in vacanza, in Grecia. E se non fosse abbastanza, il video con l’acquasplash, bisognava osare. Ma il britpop è questo, la rivincita della lower class. E attenzione, dice “love in the 90s”. Lo dice proprio.
♫ Luna amara: A giudicare da google, sembra che di loro mi ricordi solo io e qualche mercante su e-bay. Eppure fu clip della settimana su Videomusic. Comprai anche il vinile. Dev'essere stato qui il primo segno di militanza.
♫ Big city: fu la sigla settimanale di un programma con Mixo. Commozione, prego.
2 comments:
(ah ecco, adesso è ricomparsa)
Tranquillo, nulla scompare, tutto si trasforma. Enjoy dude!
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