Chi?

Friday, July 10, 2009

Ho scopato Guy Debord





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(link alternativo)

Esegesi retroattiva:

♫ Io a quelli di Trax (la rivista) gli voglio bene, quante cose mi han fatto scoprire, però al disco dei Cut Copy gli han dato solo 7 su 10, loro che affibbiano 8 stellette a qualsiasi maxi col suono di un citofono. Ma dico, finalmente un album elettronico con tutti i pezzi upbeat e cantabili, strofe e ritornelli, quanto gli si dà? 10 stellette 10 gli si dà!
♫ Uno gironzola per i blog e anziché scaricare porno come tutti gli altri alla fine si trova con musica che chissà da dove proviene. L’hooligano atomico, nome che neanche la band dei compagni del muretto, questi non li ascolterò prima del 2020. Invece vien fuori questo pezzo da 9 minuti (e 9 minuti per una canzonetta equivalgono a 700 pagine di un romanzo russo), che sí, parte lento, ma furbetto perché lo capisci benissimo che tra poco s’impenna e spacca. E spacca davvero.
♫ Vabbé c’è il nome (Bitchee Bitchee eccetera), poi il pezzo si chiama “Fuck friend”, insomma la inquadri subito la wannabe-artist libertina perché ricca di famiglia e che che se la tira alle feste (I made this track you know, for Kitsuné you know, want some flake?). Però tutto quello che Brodinski e Yuksek toccano diventa oro.
♫ All’artista dell’anno stringerei calorosamente la mano. Non solo per l’alias, ma soprattutto per questo brano dal ritmo avvitato che quando ingrana al 0’30” non riesci più a star fermo. E poi le risatine e gli oh-oh, suona come una festa di studenti sovrappeso che fanno la battaglia coi cuscini.
♫ Lo Shinichi fa un po’ il primo della classe, con gli stacchi perfettini, i riverberi, i crescendo, insomma tutti i crismi del caso, e l’album è quel che si dice roba onesta e di buona fattura. Ci sono anche un paio di featuring con le Au Revoir Simone alla voce, però lo Shinichi lo preferisco puro come qui in “Last days”, che le tre marie diafane con la diamonica Bontempi mi appassiscono i coglioni.
♫ Gli Holy Fuck li ho scoperti grazie a Tracks (la trasmissione) che li mostrava alle prese con il recupero di ogni sorta di cianfrusaglia elettronica, tipo ti svuotiamo la cantina e con quello ci facciamo un disco. Puro genio.
Ero un giovane adoratore di Satana. Altro da sapere?
Juri Gagarin nasce a Klušino da padre falegname e madre contadina. Si diploma all'Accademia Aeronautica di Orenburg e nel 1961 viene scelto per il primo volo spaziale con un essere umano, cioè lui. Compie un’orbita ellittica attorno alla Terra alla velocità di 27.400 km/ora durante la quale le sue cellule ringiovaniscono di quindici anni, i capelli si ricoprono di studio line dell'Oréal e Miss Kittin gli appare sotto le spoglie della cagnetta Laika. Atterra direttamente in una discoteca di Amburgo dove tutt’ora si diverte ad ubriacare le ragazze con la frangetta.
♫ Pagherei per passare una serata con Yelle. Peccato per voi che non parlate francese.
♫ Il big beat, quando venne fuori, gran bella storia. Però caro Norman Cook, son dieci anni che ce la meni, fuori il mondo è cambiato, ora ci sono internet e Myspace, capisci? Quando sento il tuo album coi BPA mi vengono in mente quei cinquantenni che al bar di paese ti buttano lí tipo “forte la squinzia eh?” o “raga stasera si va a ballare” e tu ti domandi se la moglie gli stira ancora la giacchetta jeans per troppo amore o per sottile vendetta. Quindi caro Norman, piantala con quegli album patetici e concentrati piuttosto sulla tua etichetta che le nuove leve ti vengon su bene. Vedi gli Whip per esempio.
♫ Dei Plastic Operator, un geek sta ad Anversa, l'altro a Montréal. Si sono conosciuti sul forum "Postal Service is the best band EVER" dove si esercitavano in varianti di elogi al Best Album EVER (Give up) e si scambiavano memorabilia per corrispondenza. Ci siamo passati tutti, no? No, ma fa lo stesso.


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