Chi?

Tuesday, July 21, 2009

The Britpop trilogy - part 1


Dicevamo, mi guardavo le scarpe. Lo struggimento a suon di buona musica, io chiuso nella mia cameretta a sfogliare i libretti dei ciddí della 4AD e della Creation. Senza peraltro capirci un granché visto che non riportavano i testi e la grafica di Vaughan Oliver era puro virtuosismo onirico. Ma come numerosi esperimenti possono dimostrare, l’adolescente evolve anche isolato dal contesto prossimo, nel mio caso il paesino padano col suo campanile e i suoi campi di pomodori. Poesia della vita in campagna, ho sentito bene? È la tua ultima risposta? Complimenti, vinci un soggiorno luglio-settembre in una sala giochi della Valnure, con gare di petardi e deportazione settimanale in parrocchia. Mettitelo bene in testa, la provincia è la geografia della noia. Detto altrimenti, dove c’è asfalto, c’è civiltà. Quella che a me arrivava via satellite. Una delle prime paraboliche taglia Echelon venne infatti installata sul mio tetto. Quando volevi passare da Astra a Hotbird, l’antenna ruotava rumorosamente su se stessa annunciando al vicinato che andavo a trovare Lilo Wanders sulle TV tedesche. Dopodiché 120 Minutes e Alternative Nation su MTV, quella vera. Cioè Toby Amies, mica Maccarini. Lí, il britpop mi scoppiò in faccia come una rivelazione.




(link alternativo)


Tied to the 90s: il mio cane si ricorda ancora con terrore di quel video. E del suo padrone euforico che si ostinava a far ballare uno schnauzer.
Il giorno in cui prendemmo il treno: “You and I should ride the cost and wind up in our favourite coats”, pura letteratura in 3’06”, niente di più potente è stato scritto negli anni ’90. Noi il treno lo prendemmo davvero.
Nitrato animale: e io che ne sapevo che si parlava di ossa rotte e animali da letto? Comunque Brett, che gran classe.
Christine: mi sbucò da una videocassetta, quelle che lasciavo andare a velocità dimezzata la notte per catturare i video e poi passarli sui nastri da 90. Il Boulevard des Clips su M6 era una miniera.
Way behind you: il pop non si spiega. Sboccia cosí, e cosí va consumato.
Burn baby burn: la bomba. Un giorno la passeremo ad una festa, correremo tutti per la casa, rovesceremo ogni cosa e saremo felici.
Waking up: sí, è un mezzo plagio degli Stranglers. Considerando che altri loro pezzi erano plagi completi dei Wire, questa gliela passiamo.
Ragazze che sono ragazzi, a cui piacciono ragazzi, in vacanza, in Grecia. E se non fosse abbastanza, il video con l’acquasplash, bisognava osare. Ma il britpop è questo, la rivincita della lower class. E attenzione, dice “love in the 90s”. Lo dice proprio.
Luna amara: A giudicare da google, sembra che di loro mi ricordi solo io e qualche mercante su e-bay. Eppure fu clip della settimana su Videomusic. Comprai anche il vinile. Dev'essere stato qui il primo segno di militanza.
Big city: fu la sigla settimanale di un programma con Mixo. Commozione, prego.




2 comments:

dario di due said...

(ah ecco, adesso è ricomparsa)

Belguglielmo said...

Tranquillo, nulla scompare, tutto si trasforma. Enjoy dude!