Chi?

Tuesday, August 04, 2009

Minimal moralia



La crisi del disco non ha niente a che vedere col prezzo del supporto o con il dowloading illegale. La colpa, si sa, è dei negozianti indisponenti. Scusa dove trovo l’album di David Carretta? Carretta, quello coi baffoni hai presente? Quello che fa, ehm, disco music? ....? Gli album, sai quei dischi grossi grossi con tanti pezzi, tipo dieci, che durano meno di quindici minuti l’uno e a volte cantano? Ah, voi qui solo maxi di fidget house. E un po’ di hardstep. Capisco. Cioè, capisco la tua incompatibilità con la gioia di vivere. E un serio problema di autostima se ti pettini volontariamente paro paro come gli Eiffel 65. Ah facevi il dj breakbeat maddài. E han chiuso le serate dove mixavi, te pensa. Eh, il pubblico vuole solo electro adesso – ma, ma dai noo non fare cosí, suvvia, animo, guarda che le mode ritornano, sei ancora giov-in tempo diciamo, sí sí fammi sentire un tuo mix, son sicuro che spacca. I maroni, quelli erano in polvere già al terzo giro di piatto, quando ho cercato di guadagnarmi il suo rispetto esponendogli la mia teoria sulla deep house e la minimal techno. Allora la mia teoria sulla deep house e minimal techno è che non te la puoi sentire in casa, tipo ma cosa metto su adesso, un Blur d’annata per farmi la barba e un po’ di new wave mentre cucino? Non funziona cosí. La deep house ha meno a che vedere con la musica fatta di passione e manifesti generazionali, e più con una condizione del tuo corpo. Perché la deep house risulti efficace, e ti possieda fin dentro lo stomaco, occorrono la notte inoltrata, un sound system colossale, massicce quantità di alcool e giovani corpi in sudore, combinazione di fattori che non si riproduce in un’abitazione privata (in caso contrario, la mia mail è qui in alto a sinistra). Io lo ascoltavo Martin Buttrich a casa, ma non è mai suonato cosí perfetto come quand’eravamo alla serata Plastic nella chiesa in rue Royale, installazioni alle colonne, crocifissi di lampadine, bottiglie abbandonate nelle nicchie, la trinità che mixa sull’altare: Sasha Funke, dj Hell e il celeste Martin a spargere grazia sulla pista. Fuori dal tempio, i filistei rubavano biciclette.

Deep guts - ascolta qui


(link alternativo)


pic from http://www.flickr.com/photos/ez2axs/



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