Chi scrive 'Belguglielmo ma perché non posti più spesso', chi 'ma perché non posti più spesso musica', chi 'quanto mi dài per le foto di ieri sera'.
♫ Matteo Caro, l’artista dell’anno e la voce dell’anno e l’album dell’anno, basta, non ascoltate nient’altro, qua dentro c’è tutta la classe e la dignità di cui avevamo bisogno.
♫ La canzone della sirena, non volevo dirlo che mi piace lo stesso anche se suona un po’ come Buona domenica di Venditti, ecco l’ho detto. Brrr, che brutto pensiero.
♫ Le Stelle confermano la siccità del 2010 nella storiografia pop. I MGMT, i Decemberists, pure i Belle & Sebastian si son messi d’accordo “oh dài raga nel 2010 facciamo tutti un disco di cacca”. Le Stelle han seguito, però la perla magnifica gli è scappata lo stesso. Canta di spiriti di bimbi morti o forse di fantasmi dell’adolescenza, per chi preferisce interpretazioni meno letterali.
♫ «Sono un ragazzo di campagna, non ho ricordi, molti nemici, la pecora nera della famiglia». Sarà l’aria di Colonia o quella del Kilimanjaro, dopo una lunga attesa Superpitcher regala alla Kompakt uno degli album più compiuti, accessibili ed eleganti del suo catalogo recente. Buttate via xilofoni e glockenspiel, nel duemilaedieci la musica elettronica gode di ottima salute e sputa in testa agli Arcade Fire.
♫ Reputati per i loro live, i !!! su disco risultavano alquanto legnosi, presi com’erano a farsi belli di poliritmia postpunk. Hanno finalmente deciso che vale la pena di divertirsi. La bomba, qua c’è la bomba.
♫ Paul e Fritz sono un po’ Marcella e Gianni Bella della house berlinese, uno il dj divo e l’altro il fratello sfigato dietro le quinte. Poi siccome l’amore trionfa, o forse che quello famoso era troppo fatto per schiacciare un solo bottone, eccoli insieme per otto minuti e mezzo di gaudio sintetizzato. La ninna nanna del clubber.